MUSEO DEL RISORGIMENTO E DELLA RESISTENZA
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Museo del Risorgimento e della Resistenza
Il Museo del Risorgimento e della Resistenza
Il Museo del Risorgimento e della Resistenza è intimamente legato alla vita morale, culturale ed alle tradizioni della città e del suo territorio, per una serie di motivi ed argomenti che possono essere spiegati dal materiale conservato e dall'ubicazione stessa della sede museale.
L’Istituto raccoglie infatti memorie di eventi e di personaggi che appartengono alla storia d'Italia e che furono protagonisti nelle vicende storiche della città. E ancora, sul colle Ambellicopoli dove sorge l'edificio di villa Guiccioli, attuale sede del Museo, si svolse l'eroica resistenza del 1848 che vide la popolazione vicentina, impegnata per la difesa della città, in unione con i volontari provenienti da varie regioni della penisola.
Le raccolte conservate dal Museo sono quanto mai varie ed interessanti e anche un breve elenco può dare veramente la misura di questa ricchezza; il nucleo principale della documentazione è infatti costituito da pubblicazioni a stampa, periodici, giornali, manoscritti, ritratti, quadri, stampe, diari, bandi e proclami, decreti, atti privati, monete, medaglie e decorazioni, carte geografiche civili e militari, armi bianche e da fuoco, bandiere, oggettistica militare di vario genere.
Materiali con i quali non è difficile individuare un filo storico conduttore: i documenti e i cimeli delle raccolte rappresentano infatti un’interessante testimonianza degli avvenimenti vicentini e nazionali ed in qualche caso europei, delle vicende storiche che vanno dalla prima campagna d'Italia di Napoleone nel 1796 alla fine della Seconda Guerra Mondiale e alla lotta di liberazione (1945); si tratta di un secolo e mezzo di vicende che hanno trasformato più volte il volto politico, sociale, economico e morale d’Italia e d’Europa.
Il museo e la didattica nella storia
Nella prospettiva di una più moderna concezione dell’uso e della tutela dei beni culturali, il Museo del Risorgimento e della Resistenza riconosce nella didattica della storia un servizio imprescindibile nella politica culturale dell’Istituto, diventando lo strumento di un ampio progetto di tutela e valorizzazione della memoria storica, sempre più articolato ed aperto al territorio.
Il Museo del Risorgimento e della Resistenza è entrato a pieno titolo nel progetto formativo che ha come obiettivo la mediazione didattica della storia attraverso l'analisi della struttura della conoscenza storica e l'individuazione dei processi di insegnamento e apprendimento.
La sezione didattica è diventata per il Museo del Risorgimento e della Resistenza di Vicenza il terreno privilegiato per l'incontro tra scuola e Istituto museale. Ponendosi come articolazione del sistema formativo, ha infatti prodotto una serie di strumenti utili per un contatto attivo con il vasto repertorio di documenti in esposizione nelle sale di villa Guiccioli.
La sezione propone una serie di laboratori e di itinerari didattici, finalizzati allo svolgimento di un percorso conoscitivo che miri alla costruzione di conoscenze, abilità e atteggiamenti culturali. Ne risulta un progetto articolato e completo di educazione all'uso del documento storico.
Il modello di mediazione didattica prescelto prevede il coinvolgimento diretto degli studenti e consegna agli insegnanti, veri registi dell'azione didattica, un'attrezzatura predisposta all'uso didattico, che li rende autonomi nel percorso selezionato.
Laboratori
Il Museo conserva numerose testimonianze storiche legate ad avvenimenti bellici. Si tratta di materiali di difficile fruizione da parte dei bambini che non hanno ancora, proprio per la loro tenera età, il concetto di temporalità e si sentono naturalmente attratti da oggetti come spade e fucili senza essere in grado di dar loro la giusta collocazione. Gli oggetti esposti nel Museo sono presentati con l’obiettivo di comunicare ai bambini la possibilità di superare situazioni di conflitto attraverso soluzioni pacifiche e questo per mezzo di creativi momenti laboratoriali. Le attività coinvolgono alunni della Scuola dell’obbligo e della Scuola superiore. I percorsi finalizzati all’uso didattico del ricco materiale documentario del museo stimolano un contatto attivo col vario repertorio di fonti. L’obiettivo è di contribuire ad una formazione storica mettendo gli studenti nella condizione di svolgere alcune operazioni mentali tipiche dello specialista, per fare esperienza del modo in cui si ricostruiscono i fatti del passato attribuendo ad essi significato. È una prospettiva che punta a costruire attrezzature intellettuali, competenze, abilità operative che sono alla base dei processi di costruzione dei saperi: dal sapere al saper fare.
I laboratori si dividono in autogestiti e con operatori didattici. Quelli autogestiti incoraggiano insegnanti ed educatori, considerati i veri registi dell’azione didattica, a guidare gli studenti in una esperienza di studio storico diretto sui documenti mettendo a disposizione una semplice ma organica attrezzatura (materiali/guida della collana editoriale “Il Museo per mano”) che li rende autonomi nel percorso di visita scelto. I laboratori guidati da operatori didattici si avvalgono della collaborazione dell'Associazione Ardea e della Piccionaia di Vicenza e prevedono un contributo per singolo alunno.